Il decreto riguarda gli insaccati, i salumi di suini e quei prodotti che contengono carne separata meccanicamente, come i würstel. Fra questi, il decreto non colpisce però i prodotti DOP. Questi, infatti, sono già prodotti a partire da allevamenti e macelli limitati ad aree del territorio molto specifiche. Di questi prodotti, in altre parole, già si conosce a priori l’origine dell’animale.

La nuova norma rappresenta in realtà un provvedimento in via sperimentale e resterà valida solo fino al 31 dicembre 2021.

Quali informazioni deve contenere l’etichettatura sull’origine del prodotto?

L’etichetta con l’indicazione sull’origine del prodotto deve essere visibilmente riconoscibile e facile da trovare. Fra le indicazioni che non possono mancare c’è il riferimento al paese di nascita del maiale; quello di allevamento e infine l’indicazione sul luogo di macellazione. Se le tre operazioni avvengono nello stesso Paese, allora l’etichetta può riportare la formula “100% …” seguita dal nome del Paese. Invece, se le tre operazioni non sono state condotte nello stesso paese, la formula da adottare è “Origine UE” oppure “Origine extra UE”, nel caso di stati non Europei.

Grazie alla nuova norma il Made in Italy sarà più tutelato e facile da rintracciare per il consumatore. Va tuttavia detto che la tracciabilità di un prodotto non ne garantisce anche la qualità, la quale spetta alla professionalità della singola azienda.

Noi della Azienda Agricola La Porchetta cerchiamo di rispondere alle esigenze del cliente con un prodotto di qualità che sappia soddisfare il palato. Nei nostri laboratori rispettiamo le normative igienico sanitarie UE e i nostri impianti vantano macchinari tecnologicamente avanzati che ci aiutano a raggiungere il nostro principale obiettivo: rendere felice il cliente.